Cos’è la leva, e come funziona.
Molto spesso sentiamo parlare del trading in leva in termini negativi. Sono sempre di più gli operatori che spendono parole di disprezzo per questa particolare caratteristica del trading odierno. Ma siamo sicuri che sia davvero uno strumento negativo di per sé? Quali contestualizzazioni ci sfuggono? In questo articolo, andiamo ad illustrare il funzionamento esatto della leva… e per quale motivo un broker dovrebbe offrirla.
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Che cos’è le leva?
Partiamo da questa domanda: la leva, cos’è? Come ben sapete, i mercati finanziari richiedono un certo capitale per poter accedere all’operatività. In realtà però, per muovere determinate porzioni di un certo strumento, non sarebbe sufficiente avere 300 euro sul conto. Basti pensare al fatto che un singolo contratto di EURUSD, con un controvalore di 10 dollari a pip, richiede in teoria 100.000 euro di controvalore per essere tradato! Un’enormità, specie se paragonato all’entità del capitale medio che il trader ha a disposizione. L’avvento dei CFD ha cambiato le carte in tavola, migliorando il terreno per gli operatori finanziari, che a questo punto avevano bisogno di soli 1.000 euro sul conto per tradare la porzione minima di eurodollaro. Ma molti operatori non hanno neanche questi 1.000 euro: com’è possibile che quindi possano tradare?
Il funzionamento della leva
In realtà, la cosa è molto semplice: il broker presta dei soldi all’operatore. E’ proprio così. Supponiamo di star tradando con una leva di 1:20. Ciò vuol dire che ogni euro che noi abbiamo sul conto corrisponde in teoria a 20 euro di controvalore di cui possiamo assumere il controllo. Gli altri 19, però, ce li presta il broker. La leva funziona in questo modo: l’intermediario finanziario fa sì che il trader possa tradare a condizioni più favorevoli
Cosa ci guadagna il broker
A questo punto, potrebbe essere legittimo domandarsi: per quale motivo il broker dovrebbe fare una cosa del genere? Perché prestare soldi ad un operatore? La risposta in realtà è molto semplice: per convenienza. Prima di tutto, se non esistesse la leva molti trader sarebbero invevitabilmente tagliati fuori dal mercato. Non ci sarebbe modo di tradare se non con un capitale di 1.000 euro, ed anche in quel caso la convenienza sarebbe minima, visto che la quantità controllabile sarebbe di circa 0,01, il che vorrebbe dire un guadagno -o perdita- di soli 10 centesimi di dollaro ogni pip. Vi immaginate come sarebbe prendere un’impennata di 100 pips, e ritrovarsi solamente con 10 dollari in più sul conto? In questo modo, il broker fa sì che il trading sia reso accessibile virtualmente a chiunque.
In secondo luogo, il broker aumenta il proprio guadagno in termini di commissioni. Tradare con 0,01 non è frustrante solo per il trader, ma anche per l’intermediario finanziario. 0,01 vuol dire che il vostro broker percepirà circa fra i 5 ed i 15 centesimi di commissione. Raramente di più! Ma con una leva di 1:20, ecco che i guadagni potenziali del broker aumentano di 20 volte, esattamente come quelli del trader. Insomma, la leva appare essere un rapporto di reciproca convenienza.